L’ospitalità

La domanda di ingresso per gli Ospiti non autosufficienti va presentata ai Servizi sociali del Comune di residenza, che provvedono a inviare la Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Anziano (SVaMA) al Distretto Socio-Sanitario di competenza. Qui l’Unita di Valutazione Multidimensionale (UVDM) assegna un punteggio e un posto nel registro unico della residenzialità per l’accesso ai Centri di Servizi. Al liberarsi di un posto in Casa “F. Fenzi”, viene contattata la prima persona in graduatoria per procedere successivamente all’ingresso in struttura.

Gli anziani in temporanea situazione di emergenza sanitaria possono necessitare di un periodo di riabilitazione o riattivazione post convalescenza prima del rientro a domicilio. Il loro inserimento in struttura avviene esclusivamente su indicazione del Distretto Socio-Sanitario di competenza dell’ULSS 2 Marca Trevigiana.

Casa “F. Fenzi” gestisce autonomamente l’ingresso di Ospiti non autosufficienti in regime privato. La domanda va presentata direttamente alle Assistenti Sociali della struttura. L’accesso avviene tramite una lista d’attesa interna basata sulle informazioni e le necessità assistenziali e sanitarie certificate dalla Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Anziano (SVaMA).

La priorità è riconosciuta alle persone residenti nel territorio dell’ex ULSS 7 e, a parità di condizioni, fa fede la data di presentazione della domanda di ingresso. La permanenza deve essere di almeno 30 giorni, mentre la rinuncia del posto coperto va comunicata con un preavviso di 7 giorni.

La domanda di ingresso per gli Ospiti autosufficienti va presentata dall’anziano o dai suoi familiari direttamente all’Assistente Sociale della struttura.Questa deve essere corredata dalla Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Anziano (SVaMA) da richiedere ai Servizi Sociali del Comune di residenza. Al liberarsi di un posto, la persona viene contattata in base alla LISTA DI ATTESA interna e ai requisiti di compatibilità con il posto libero. Casa “F. Fenzi” offre inoltre la possibilità di sperimentare, prima dell’ingresso definitivo, un periodo di prova di uno/due mesi.

Al liberarsi di un posto, l’Assistente Sociale di Casa “F. Fenzi” contatta telefonicamente la famiglia dell’anziano, invitandola a fissare un appuntamento.

L’incontro serve a prendere visione della struttura, presentare la documentazione necessaria, sottoscrivere il contratto e l’informativa sulla privacy e ricevere la Carta dei Servizi. Durante il colloquio preliminare con i familiari, l’Assistente Sociale accoglie le aspettative degli utenti e raccoglie le informazioni socio-anagrafiche, assistenziali e comportamentali sull’anziano e sulle sue abitudini di vita, al fine di renderne più agevole possibile l’inserimento.

All’Ospite, al momento dell’ingresso, è assegnato il posto libero più adeguato in quel momento. Qualora per motivi sanitari, organizzativi o di incompatibilità si renda necessario uno spostamento, la Direzione procederà allo stesso previa informazione e coinvolgimento dell’Ospite e dei suoi familiari.
Inoltre, in base all’opportunità o necessità, al variare delle condizioni di autonomia di un Ospite accolto come autosufficiente, si procederà con la richiesta di un posto nel registro unico della residenzialità per non autosufficienti si promuoveranno le procedure al fine del riconoscimento dell’ospite non autosufficiente in convenzione.

L’Ospite viene al più presto visitato dal medico, che raccoglie le informazioni necessarie all’assistenza con l’aiuto dei familiari.
Questi ultimi, inoltre, al fine di favorire l’ambientamento dell’anziano, sono invitati a rimanere in struttura nei giorni successivi all’ingresso.

Il lavoro per progetti è una vera e propria filosofia di intervento coordinato e integrato tra tutti i professionisti che operano in struttura e una modalità complessa di procedere per obiettivi e risultati. Parte dalla rilevazione dei bisogni dell’Ospite per accertarne la condizione fisica, psicologica e relazionale. La valutazione, infatti, spetta all’Unità Operativa Interna (UOI). La UOI, composta da tutti i professionisti che hanno in carico gli anziani, è condotta dal Coordinatore del nucleo e stila il Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) di ciascun Ospite. Il PAI, ovvero il progetto operativo più adeguato a prevenire, rallentare o impedire il decadimento funzionale dell’anziano e promuoverne le capacità residuali, viene ridefinito periodicamente sulla base delle verifiche e dei risultati di salute raggiunti dall’Ospite. In questo contesto, la partecipazione dei familiari risulta fondamentale. Sono chiamati a partecipare alla prima UOI e a condividere il PAI, e costantemente aggiornati dal Coordinatore di nucleo e informati sulle eventuali modifiche progettuali. Il lavoro per progetti caratterizza, dunque, anche il processo di inserimento, fase importantissima, critica e poco prevedibile, e per questo sottoposta a monitoraggio continuo. Il PAI è elaborato e attuato da subito, mentre entro 30 giorni dall’ingresso dopo un periodo di osservazione e valutazione viene somministrata nuovamente la scheda SVaMA e convocata l’UOI che valuta l’andamento del processo. Così il PAI viene confermato o riformulato, definendo un piano terapeutico-riabilitativo individualizzato e i risultati di salute attesi per l’Ospite.
Le UOI successive sono programmate, di norma, ogni 6 mesi.

Le rette giornaliere sono stabilite annualmente dal Consiglio di Amministrazione e approvate, di norma, all’inizio di ogni anno. L’importo a carico dell’Ospite si differenzia a seconda si tratti di un anziano autosufficiente, parzialmente autosufficiente e non autosufficiente in regime privato e in graduatoria ULSS, residente in RSA o accolto in ricovero temporaneo.

La retta giornaliera comprende vitto e alloggio, pulizia dei locali, lavaggio della biancheria personale, assistenza di base, assistenza sanitaria, infermieristica e riabilitativa (fisioterapia e psicologica), attività socio-educative.

La retta, previa autorizzazione in sede di stipula del contratto, è corrisposta in anticipo e mensilmente tramite, addebito automatico in Conto Corrente (RID) se l’intestatario è l’Ospite o, in caso contrario, direttamente alla Tesoreria dell’Ente.

In caso di:

• ricovero ospedaliero, dalla retta vengono detratti i costi dei pasti a partire dal giorno successivo al ricovero
• dimissione o decesso, la retta del giorno di riferimento va corrisposta interamente
• uscita anticipata rispetto al pagamento effettuato, la quota spettante viene rimborsata tramite bonificobancario a decorrere dal giorno successivo ed entro 30 giorni

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